Laura Pezzetta
laurapez75@gmail.com
Cari Michele e Nancy,
siamo purtroppo tornati in Italia dopo uno stupendo viaggio in Perù di tre settimane. Scusate se mi dilungo un po’ ma è stata una lunga esperienza e di cose da dire ce ne sono molte.
Vi ringraziamo tantissimo per la perfetta organizzazione, tutto è andato per il meglio, sin dalla pianificazione del viaggio, Marco ci ha aiutati pazientemente a costruire il “programma perfetto”. Abbiamo preso come riferimento il tour base https://www.peruparadisetravel.com/tour/nel-cielo-blu-del-peru/ e lo abbiamo modificato inserendo nel programma la visita alle isole Ballestas, la riserva di Paracas e il sorvolo delle linee di Nazca. A Cusco abbiamo voluto fare ancora una piccola camminata in quota raggiungendo la montagna Vinicunca.
Tutti i luoghi visitati sono stati unici, spettacolari, la sola prima settimana del trekking di santa Cruz è valsa tutto il viaggio… semplicemente stupendo! Eravamo in 5: noi due, la guida Michael che ci ha accompagnati lungo tutto il percorso adattando il suo passo veloce al nostro più lento poiché abituato ai soli 2.000 metri di quota, il cuoco Teo con i suoi prelibati manicaretti e il riservato harriero Micael; il percorso era bellissimo, immersi in laghi e circondati da immensi ghiacciai… grazie a loro ci siamo anche sentiti viziati e coccolati!
Dicono che sia uno dei trekking più commerciali del Perù, in realtà mi aspettavo di incontrare molta più gente, ma così non è stato. È un trekking da non sottovalutare, è vero che i giorni di cammino sono solo 4 ma si percorrono al giorno dai 13 ai 20 chilometri con dislivelli che vanno dai 900 ai 1400 metri (se si raggiunge il bellissimo lago Arhuaycocha a 4.420) e, se si tiene conto che si arriva a Punta Union a 4.750, la quota può alterare molto la percezione della fatica e delle proprie condizioni fisiche.
Al centro Casarotto di Marcarà ci siamo sentiti a casa, ringraziamo tutto lo staff per l’accoglienza meravigliosa e l’ottima cucina.
Passata la prima settimana tra i monti, siamo tornati nella grigia Lima (qui è inverno, e sapevamo che in montagna fa sempre bello, ma sulla costa c’è la nebbia) per poi proseguire verso Paracas dove, nella stessa giornata, abbiamo effettuato un’escursione alle isole Ballestas e alla riserva naturale: bellissimo, peccato per il tempo uggioso che ha reso le foto un po’ meno spettacolari.
Da Paracas tappa intermedia a Nazca dove abbiamo sorvolato la mattina seguente le famose linee… sarà la lunga attesa in aeroporto, sarà il volo aereo così rapido, tanto da non riuscire quasi a vedere nulla… ha deluso un po’ le nostre aspettative ma è solo un’opinione personale.
Da Nazca viaggio in bus – eterno – per Arequipa (sono quasi 600 Km, quasi tutti sulla Panamericana), la città è molto bella, avevamo l’hotel in pieno centro, all’angolo con Plaza de Armas. La guida in italiano non ci ha entusiasmato particolarmente: forse è stato il fatto di non parlare molto bene la nostra lingua che l’ha fatta sembrare impreparata… o forse il fatto che non facesse altro che indicarci negozi di alpaca e di souvenir dove comprare cose…
Da Arequipa a Chivay abbiamo avuto il piacere di conoscere Marco Antonio, la simpatica guida che è stata con noi anche il giorno successivo al canyon del Colca. A lui un ringraziamento particolare per avermi lasciata fotografare più del dovuto… ne valeva la pena restare così tanto, era stupendo, mica tutti i giorni trovi dei condor che ti volano sopra la testa! Unica nota negativa, l’hotel Colca Inn, che ha vinto il premio per la colazione più misera di tutta la vacanza.
Da Chivay nuovamente in pullman fino a Puno dove, per contrasto, abbiamo trovato l’hotel più bello di tutta la vacanza (Intika, l’unico che si potesse davvero definire “tre stelle”, anche per gli standard europei). Qui abbiamo navigato in servizio sic il lago Titicaca fino alle isole di Taquile (questa molto bella, peccato la visita così breve) e di Uros (troppo turistica, sembra tutto finto, non la consiglierei a nessuno). Potessi tornare indietro sceglierei di visitare unicamente Taquile con un’escursione di un’intera giornata anziché mezza, oppure di abbinare Taquile ad Amantani. Dopo Puno, ecco un altro lungo viaggio in servizio sic fino a Cusco ma con diverse soste lungo il percorso per visitare un paio di siti archeologici e la chiesa chiamata “la cappella sistina del Perù”. La guida, in spagnolo/inglese, si è dimostrata molto competente e simpatica.
A Cusco abbiamo soggiornato alla Posada Atahualpa, che, nonostante il personale gentilissimo, è stato l’hotel più scomodo (quasi due km dal centro e stanza al terzo piano senza ascensore) e misero di tutta la vacanza (mancavano shampoo, asciugamani piccoli e tappeto del bagno e la colazione era scarsina); in compenso abbiamo conosciuto Franco, la nostra guida preferita (anche se non dovrei dirlo perché tutti sono stati molto validi): con i suoi modi gentili e la sua grande conoscenza della lingua Quechua e della cultura Inca ci ha davvero affascinati, siamo stati contenti di incontrarlo di nuovo il giorno della nostra partenza.
Uno neo della vacanza. La giornata a Vinicunca. Per l’organizzazione, non per il posto, perché quello è meraviglioso! (A tal proposito, vi suggerirei di consigliare ai futuri viaggiatori di andare a vedere anche la Valle Rojo, perché è ancora più spettacolare della montagna colorata e, a differenza di quest’ultima, non ci sono 4.000 persone sopra!) La giornata è stata rovinata dall’incapacità di gestione da parte dell’agenzia alla quale vi siete appoggiati, so che non è dipeso dalla vostra volontà, ma spero che in futuro possiate evitare che ad altre persone capiti lo stesso disguido che è successo a noi (un’ora di ritardo al mattino, soste ingiustificate tra cui quella per fare il pieno al pulmino [!!!], guida spericolata, poco tempo per l’escursione e mancato ritorno in hotel alla sera). Sono cose che non tolgono il fascino all’escursione, ma che danno molto fastidio e rovinano il vostro buon nome.
Il giorno prima del nostro arrivo ad Aguas Calientes, quella che avrebbe dovuto essere la nostra guida in italiano ha avuto un problema di salute. Ringrazio Juan che in poche ore ha risolto il problema e ci ha trovato un’altra guida in spagnolo per la visita di Macchu Picchu. Siamo rimasti incantati, non ci aspettavamo una meraviglia simile, forse davamo per scontato che un posto così famoso non potesse trasmettere emozioni ma invece ci sbagliavamo. Grazie per averci trovato i biglietti di ingresso alle 6 del mattino, a quell’ora è vero, puoi trovare le nuvole, ma è l’orario migliore per godere del silenzio e dell’atmosfera magica che regna tutt’intorno. Sento di poter consigliare ad altri viaggiatori la salita a Wahyna Picchu per ammirare il sito da un’angolazione diversa, tranquillizzandoli perché, non è così terribile come si legge in alcune recensioni sul web: le foto spaventano di più della realtà!
Ed infine, durante il nostro ultimo giorno di viaggio, quello di rientro a Lima, abbiamo incontrato Marvin, l’ennesima persona piacevole che ci ha riassunto la storia del Perù e l’attuale situazione politica in pochi minuti… purtroppo siamo rimasti insieme a lui poche ore prima che ci riportasse in aeroporto per il nostro volo per l’Europa.
In conclusione vi ringraziamo per il bellissimo viaggio che ci avete organizzato, per la vostra presenza non fisica ma comunque costante e sicuramente consiglieremo la vostra organizzazione a tutti quegli amici e conoscenti che vorranno andare in Perù e magari, chi lo sa…, ci risentiremo per un’altra puntata sudamericana!