La Coca in Agricoltura. Ogni virtù della Coca si concentra nella foglia; alla quantità e al maggiore sviluppo delle foglie è dunque rivolta ogni cura degli agricoltori.
Malgrado la Coca prediliga climi caldi ed umidi, non cresce in terreni paludosi ove l’acqua ristagna, ma prospera nella terra asciutta argillosa e ad alto contenuto di silice, arrossata dall’ossido di ferro, nelle vallate o ancor meglio sui fianchi delle montagne. Le popolazioni andine lo sapevano bene e per questo crearono dei terrazzamenti con un ottimo sistema di drenaggio dell’acqua, perchè le piantagioni potessero godere del loro habitat migliore. La temperatura che questa pianta sopporta senza perdere le sue qualità oscilla fra -12° Cent. e +20°, prediligendo un clima temperato, senza troppe oscillazioni, motivo per cui si può ipotizzare che non fu facile per le popolazioni andine ottenerla ed adattarla alle rigide temperature dell’Altipiano. Alle falde però delle Ande e all’altitudine di 600 – 2.000 metri sul livello del mare, il clima è umidissimo e come tale favorisce la vegetazione della Coca.
La pianta Coca è indigena, secondo i viaggiatori, nella Provincia del Valle Grande in Bolivia; ma da tempo immemorabile viene coltivata e resa domestica anche in altri stati dell’America Centro-Meridionale, e occupa un posto eminente nel novero delle piante agrarie peruviane.
Per moltiplicare questo arbusto gli agricoltori fanno uso di semi che si raccolgono dai frutti maturi. Questi semi sono affidati al terreno a pizzichi collocati in buchi fatti col foraterra, regolarmente disposti in file e opportunamente distanziati. È questo il semenzaio, dal quale dopo un anno e mezzo circa si estraggono le pianticelle le quali vengono piantate a stabile dimora a maggiore distanza, formando come un boschetto di Coca. Le piante, infatti crescono come degli arbusti ramificati. Si realizzano frequenti sarchiature per eliminare le erbe infestanti, soprattutto nei boschetti giovani, e a volte queste coltivazioni vengono affiancate da siepi della migliore qualità di caffé del mondo quale è quello delle Yungas (regione verdeggiante della Bolivia).
Le foglie sono mature quando piegandole si rompono: si stendono sulle aie e si fanno essicare il più velocemente possibile, anche perché non perdano col disseccarsi tutto il loro color verde. Si ripongono poi in piccoli sacchi e si pongono in vendita.