Maras

Dove si trova?

Il villaggio di Maras si trova ad una cinquantina di kilometri da Cusco, lungo la strada in salita che unisce Urubamba con Chinchero; ad alcuni kilometri da Urubamba c’è una deviazione sulla destra, con un cartello che invita esplicitamente a visitare i paesini della zona, indicandone le distanze chilometriche. Se affrontate questa escursione da soli, scendete qui dal minibus Urubamba – Chinchero e aspettate un taxi collettivo che vi porterà fino a Maras. L’altitudine è di 3.380 m.

Descrizione del sito:

Moray è un tranquillissimo villaggio tradizionale adagiato nel cuore di una vallata altipianica coltivata a 3.400 metri di altitudine, dove ci si sente fisicamente “tra le nuvole”!

Dalla piazza principale si può raggiungere lo spiazzo della chiesa coloniale, edificio facilmente visibile e dalla costruzione un po’ diversa dalle tipiche chiese coloniali in stile barocco e dall’aria molto più popolare che solenne; da questo punto il panorama di cui si può godere non può essere descritto a parole! Immersi in un panorama bucolico ed in una totale tranquillità (non è infatti un circuito turistico), si ha tutta la Valle Sacra ai propri piedi, e si è circondati dai principali ghiacciai della Valle Sacra e dalla catena montuosa della zona di Vilcabamba. Con lo sguardo si può inoltre assistere al calmo e ritmato lavoro dei campi da parte della popolazione locale.

Se si ha la fortuna di trovare la chiesa aperta, si possono apprezzare alcune tele di scuola cusqueña, realizzate dal pittore Antonio Sinchi Roqua Inka, nativo di Maras.

Passeggiando per il villaggio, inoltre, si può notare come la maggioranza degli abitanti si esprima in lingua quechua, e come vari portoni delle case rechino insegne nobiliari dei “caciques” che si sono succeduti nel paese dal XVI al XX secolo.

Da Maras si continua poi l’escursione per Moray, e poi successivamente per le saline omonime.

Saline di Maras

Scendendo da Maras verso la Valle Sacra lungo una strada sterrata sulla sinistra (chi si sposta a piedi deve farsi indicare dagli abitanti del posto le scorciatoie), ci si imbatte in questo impressionante e accecante complesso di produzione salina, utilizzato già dall’epoca degli inca.

Sono 3.000 piccolissimi stagni che vengono fatti riempire con acqua salata che sgorga da una fonte vicina, e che evaporando lentamente, lascia un deposito salino che si solidifica e viene successivamente raccolto.

Nota: questa escursione non è consigliabile nella stagione delle piogge più intense, ovvero da dicembre a marzo compresi, per l’impraticabilità delle strade e la mancanza di fascino nell’osservazione dei panorami.